La Rinosinusite Cronica con Poliposi Nasale è una patologia di natura infiammatoria, che colpisce il naso e i seni paranasali. Nella sua forma più severa la CRSwNP (Sever Chronic Rhinosinusitis with Nasal Polyps) interessa circa il 5% della popolazione mondiale.
A causa della tipologia dei sintomi associati alla CRSwNP, i pazienti che ne soffrono lamentano un forte impatto della malattia sulla loro qualità di vita, che risulta significativamente ridotta.
Tale compromissione della qualità di vita è ulteriormente aggravata in pazienti con comorbidità associate come l’ASMA e la BPCO. La terapia della CRSwNP prevede l’utilizzo cronico di corticosteroidi intranasali (INC), la chirurgia e cicli intermittenti di steroidi per via orale.
In molti pazienti, tuttavia, tali trattamenti non si rivelano efficaci, proprio a causa della sottostante infiammazione di tipo-2, con conseguente cronicizzazione della patologia. Lo stesso trattamento chirurgico della poliposi nasale ha avuto come esito a medio e lungo termine la ricomparsa della patologia in circa l’80% dei pazienti. Di questi, circa il 40% ricorre a ulteriori interventi chirurgici per l’asportazione di nuovi polipi nasali, nel corso della propria vita. Negli ultimi anni, l’approvazione di innovativi farmaci biologici per il trattamento della CRSwNP ha rappresentato una nuova, grande possibilità per i pazienti, soprattutto per quelli affetti da forme di malattia resistenti ai trattamenti tradizionali.
La terapia con farmaci biologici ha mostrato di migliorare significativamente la sintomatologia della CRSwNP severa nel 75% dei pazienti trattati, eliminando per questi pazienti il ricorso a ulteriori interventi chirurgici e l’utilizzo di corticosteroidi sistemici. Ricadute altrettanto significative sono state riportate dai pazienti in trattamento con biologici rispetto al miglioramento della qualità di vita, pesantemente inficiata dalla malattia e dai trattamenti.